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العنوان
Studio lessicale-morfosintattico e problemi di traduzione in arabo:
المؤلف
Abdelhaleem, Abdelrahman Sayed Abdelaziz.
هيئة الاعداد
باحث / عبد الرحمن سيد عبد العزيز
مشرف / شريف أبو المكارم عبد السلام
مشرف / صابر محمود عبد المنطلب
الموضوع
Italian language.
تاريخ النشر
2023.
عدد الصفحات
120 p. :
اللغة
الإسبانية
الدرجة
ماجستير
التخصص
اللغة واللسانيات
تاريخ الإجازة
31/10/2023
مكان الإجازة
جامعة المنيا - كلية الألسن - اللغة الايطالية
الفهرس
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Abstract

L’obiettivo di questa tesi è l’analisi del linguaggio delle stesse opere “mature” al fine di capire come Verga utilizzi determinate strategie linguistiche, per creare effetti specifici e garantire una maggiore incisività alla sua narrativa. Di particolare interesse è l’influsso del dialetto siciliano a livello lessicale, sintattico e morfologico risultante dall’impegno di Verga di scrivere le sue storie, in un modo che riflettesse sia la realtà geografica che quella sociale dei suoi personaggi, evitando così pretese di far parlare l’italiano letterario a contadini siciliani, ma senza tuttavia ricorrere al dialetto vero e proprio. Ci si propone inoltre di esaminare il testo ”I Malavoglia” tramite un linguaggio asciutto che riesce a riflettere chiaramente il verismo, usando un linguaggio semplice senza sfociare nel semplicismo.
Verga è generalmente considerato il maggior esponente del verismo italiano, in effetti pronunciando il suo nome, nella maggior parte dei casi sorgono in mente quasi automaticamente i titoli delle opere dall´impronta puramente verista, per esempio la celebre raccolta di racconti Vita dei campi, oppure i romanzi I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo.
Una delle manifestazioni di questa tecnica narrativa profondamente originale è quella che Verga definiva il ”colore locale” nel linguaggio della narrazione, un linguaggio popolare, che riecheggia continuamente il linguaggio parlato e dialettale, soprattutto nel lessico (ad esempio attraverso i citati riferimenti e le similitudini di ambito locale, oppure attraverso i nomignoli dei personaggi, i proverbi esplicitamente citati e le espressioni proverbiali).
La sintassi è colloquiale e libera, ‘scorretta’ rispetto alla grammatica dell’italiano, proprio per imitare il più possibile il parlato. Si tratta insomma di una lingua artificiale, che ottiene tuttavia uno straordinario effetto di realtà, e che riesce a rendere alla perfezione il colore locale, pur senza trasformarsi in una trascrizione letterale del dialetto.
La tesi affronta anche le ambiguità semantiche tra il senso originale del siciliano e il corrispondente italiano. È anche interessante parlare di come è la traduzione in arabo, come ha reagito il traduttore davanti questa lingua originale e come ha compreso le ambiguità presenti nei Malavoglia.